Le ragioni per fare volontariato all'estero sono molte. Ti diamo qualche idea dopo aver ascoltato tantissimi volontari al loro ritorno.
Solitamente si decide di partire come volontari per una combinazione di motivi, o perchè sentiamo che è il momento giusto: «o ora o mai più!». Può essere il desiderio altruistico di aiutare e dare un contributo alle comunità che ne hanno bisogno insieme a motivazioni personali come il desiderio di vivere una cultura lontana dalla propria e di mettersi alla prova, migliorando le proprie soft skills, come la capacità di comunicare, di collaborare e di esercitare la propria leadership. O semplicemente il bisogno di fare un’esperienza fuori dagli schemi.
PERCHÈ PARTIRE?
Fare sia volontariato all’estero che in Europa ti renderà felice. Starai a stretto contatto con persone straordinarie e originali come te. Sarà un un’occasione per divertirti e vivere situazioni che escono dalla tua routine. Potrai metterti a disposizione degli altri anche facendo ciò che ti piace. I tuoi hobbies e le tue passioni saranno di ispirazione per tutti i beneficiari con cui lavorerai!

IMMERGITI IN UNA NUOVA CULTURA

VIAGGIA IN MODO DIFFERENTE

STRINGI NUOVE AMICIZIE

AMPLIA I TUOI ORIZZONTI

FA BENE AL CORPO E ALLA MENTE
Un’esperienza di volontariato internazionale ti aiuterà a conoscerti meglio, a capire quali sono le tue aspirazioni personali e professionali.
Ti offre un percorso di apprendimento non-formale, oggi molto apprezzato dalle stesse aziende. Le competenze trasversali acquisite rafforzeranno il tuo profilo professionale e ti daranno più forza e sicurezza nel mondo del lavoro. Partire come volontario è già un segnale che sei una persona intraprendete, coraggiosa ed altruista!
Come socio al tuo ritorno potrai collaborare attivamente al raggiungimento della mission di YearOut.
Un’esperienza di volontariato all’estero è un’occasione anche per acquisire Crediti Formativi Universitari (CFU) attinenti al proprio percorso di studi e può essere riconosciuta come Internship all’estero, sempre a discrezione dell’Università e del professore di riferimento.